
Oggi vi voglio raccontare i Frati Fritti impastati a mano, e questi sono i primi preparati da mia cognata dopo la perdita di mia mamma.

Frati Fritti impastati a mano
Nel campidano i dolci tipici di carnevale sono due: Is Parafrittus e Is Zippuas o zippulas.
I primi, chiamati anche Frati Fritti perché la striscia bianca ricorda il cordone del saio dei frati, prevedono una doppia lievitazione.
Le seconde hanno un impasto molto più idratato, prevedono una lievitazione e hanno forma più irregolare (alcuni le fanno a forma di salsicciotti utilizzando un imbuto) e non hanno zucchero nell’impasto.
Questa è la ricetta che usava mia madre per fare “is parafrittus” , stra collaudata in tanti anni. Lei li lavorava a mano ma se voi avete una planetaria potete seguire questo procedimento: Is Parafrittus
I Frati fritti sono un dolce tipico del carnevale ma lei li faceva spesso anche durante l’anno 🙂
Ingredienti
1 kg di farina 00 (meglio se miscelata al 50% con Manitoba)
6 uova
1/2 litro di latte
100 g di strutto o burro
100 gr zucchero
50 gr lievito di birra fresco
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia, i semi
la scorza grattugiata di un arancio
la scorza grattugiata di un limone
mezzo bicchiere di acquavite o Rum
Questo il suo procedimento a mano
Intiepidire una parte del latte e far sciogliere il lievito.
Mescolare farina, tuorli, zucchero, vanillina, limone e arancia e un pò di latte in cui abbiamo sciolto il lievito di birra.
Impastare per un oretta sulla spianatoia.
Mettere l’impasto in una ciotola capiente, mamma usava “sa scivedda” (credo si scriva così, i puristi mi correggeranno), un contenitore in terracotta utilizzato per lavorare e per far riposare e lievitare gli impasti.
Aggiungere ora il Rum e gli albumi montati a neve.
Impastare per amalgamare gli ingredienti e poi aggiungere il lievito per dolci e il latte (tutto o in parte a seconda della consistenza dell’impasto.Lasciare lievitare per un ora circa (a seconda della temperatura esterna) coperto ( mia mamma lo copriva con una tovaglia e poi una coperta di lana se era inverno).
Terminata la lievitazione formare delle palline, fare un buco in mezzo e posizionarle su una tovaglia cosparsa di farina. Coprirli e lasciare lievitare ancora sino al raddoppio.
Al termine di questa seconda lievitazione mettere scaldare l’olio in una capiente padella e metterci la scorza di un arancio per aromatizzare.
Quando l’olio è ben caldo friggere i fatti fritti pochi alla volta.
Ogni tanto con un bastoncino far girare il fatto fritto attorno a se stesso per far si che il buco rimanga perfetto. Girarlo per far cuocere anche dall’altra parte.
I fatti fritti sono ben cucinati quando hanno una bella striscia bianca in mezzo.
Vi ricordo che nel Ricettario potrete trovare tutte le portate e le sezioni speciali come la Cucina Sarda o le Preparazioni di base, le curiosità le utilità e tanto altro.
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mmmmmmmmmmm mamma mia io me le mangerei una dietro l'altra!!!!!!^_^
Strepitosi ma non sono leggerissimi! Uno dietro l'altro non te lo consiglio!
Slurp! Noi li chiamiamo "frati" e abbiamo qualche variante, ma credo che siano altrettanto buoni. Complimenti per il blog: ti abbiamo conosciuta grazie all'iniziativa di "Spicchi di gusto" e siamo diventate tue follower: quando vuoi passa da noi, siamo cecilia e Viola di "Frizzi e Pasticci" (http://cecieviola.blogspot.it/)Ciao, a presto
Sardegna che vai sardegna che trovi!
C'è chi li chiama così anche da noi, ma è più frequente "parafrittus"
Grazie dei complimenti, passerò presto a trovarvi!
ho avuto modo di provarli ,veramente troppo buoni ,brava mettono voglia di farli anche fuori festa:)
Grazie, sono contenta che apprezzi! E si, in effetti mia mamma li faceva anche ad agosto…
Questo è in assoluto uno dei dolciumi che mi piace di più! Sono fatti alla perfezione e con una frittura impeccabile! Che buoniiii!!!!!!!!!!!
Si, sono una nuvola!
Buonissimi!!!!!!!!!!!!
Concordo pienamente Mony!
Bellissimi questi, appena viene fresco li facci sicuramente!!!
grazie!